Marchio di identificazione dei metalli preziosi

Marchio di identificazione dei metalli preziosi

Coloro che fabbricano o importano oggetti contenenti metallo prezioso e coloro che vendono platino, palladio, oro e argento in lingotti, verghe, laminati, profilati e semilavorati in genere sono tenuti a richiedere alla Camera di commercio - Ufficio Metrico la concessione del marchio d'identificazione dei metalli preziosi.

Gli oggetti in metallo prezioso (platino, palladio, oro ed argento) devono obbligatoriamente riportare, secondo le modalità previste dalla legge, il suddetto marchio con il titolo della lega espresso in millesimi.

In Italia sono legali i seguenti titoli:

  • per il PLATINO: 950, 900 e 850 millesimi;
  • per il PALLADIO: 950 e 500 millesimi;
  • per l'ORO: 750, 585, 375 millesimi;
  • per l'ARGENTO: 925 e 800 millesimi.

Per ottenere la concessione del marchio di identificazione, occorre presentare:

  • domanda in bollo indirizzata alla Camera di commercio - Ufficio Metrico (vedi modulistica a fondo pagina);
  • copia della Licenza di P.S. (non è richiesta per le imprese artigiane di cui all'art. 14, comma 2, D.Lgs. n. 251/99);
  • versamento tramite avviso di pagamento PagoPA.

Gli importi da versare sono i seguenti:

  • euro 65,00 se trattasi di azienda artigiana o di laboratorio annesso ad azienda commerciale;
  • euro 258,00 se trattasi di azienda industriale con meno di 100 dipendenti;
  • euro 516,00 se trattasi di azienda industriale con più di 100 dipendenti.

Per i laboratori annessi ad aziende commerciali l'Ufficio Metrico provvede ad eseguire un controllo preventivo finalizzato all'accertamento dell'idoneità dello stesso.

All'atto della richiesta occorre effettuare versamento tramite avviso di pagamento PagoPA.

La concessione è soggetta a rinnovo annuale da effettuarsi entro il mese di gennaio di ogni anno.

Per ottenere il rinnovo occorre presentare la seguente documentazione:

  • istanza in bollo indirizzata all'Ufficio Metrico (vedi modulistica a fondo pagina);
  • versamento tramite avviso di pagamento PagoPA;
  • fotocopia rinnovo licenza di P.S. (escluse imprese artigiane).

Gli importi da versare per il rinnovo sono i seguenti:

  • euro 32,28 se trattasi di imprese artigiane o commerciali con annesso laboratorio;
  • euro 129,12 se trattasi di imprese industriali con meno di 100 dipendenti;
  • euro 258,23 se trattasi di imprese industriali con più di 100 dipendenti.

Per gli inadempienti si applicherà un'indennità di mora pari ad un dodicesimo dell'importo annuale dovuto, per ogni mese (o frazione) di ritardo.




Gli assegnatari del marchio di identificazione potranno far richiesta all'Ufficio Metrico per l'allestimento del proprio fabbisogno di punzoni, che dovranno essere ricavati da matrici in custodia presso lo stesso ufficio.

Per chiedere l'allestimento dei punzoni occorre presentare la seguente documentazione:

  • istanza in carta semplice indirizzata all'Ufficio Metrico (vedi modulistica a fondo pagina).

I concessionari del marchio d'identificazione per metalli preziosi hanno la possibilità di richiedere il marchio tradizionale di fabbrica, da apporre sugli oggetti fabbricati in aggiunta al titolo e al proprio marchio d'identificazione.

Per richiedere tale marchio occorre presentare la seguente documentazione:

  • istanza in carta legale indirizzata all'Ufficio Metrico (vedi modulistica a fondo pagina);
  • n. 2 positivi fotografici nelle misure normalizzate: 8 x 8 mm ,12 x 8 mm, 8 x 12 mm;
  • n. 2 piastrine metalliche con l'impronta di tale marchio;
  • disegno in duplice copia del marchio su supporto cartaceo o informatico.

Metalli preziosi: online la modulistica per la marcatura laser
Pubblicati i moduli di domanda per le imprese orafe che scelgono di adottare la tecnologia laser per l'applicazione del marchio di identificazione sugli oggetti in metallo prezioso.
Il decreto del 17 aprile 2015 concernente "Disposizioni tecniche di dettaglio per l'applicazione del marchio di identificazione e l'indicazione del titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso con la tecnologia laser" ha previsto che i costi per la predisposizione dei Token Usb sono a carico dell'azienda richiedente e sono stabiliti sotto forma di diritti di segreteria.
La nota del 23 marzo 2016 prot. 82934, indica gli importi provvisori dei diritti di segreteria da corrispondere, in attesa del riordino complessivo di tali diritti, da parte delle imprese orafe per utilizzare la marcatura laser. Vengono descritti nel dettaglio i diversi versamenti per diritti ed imposte che le imprese devono effettuare a seconda che utilizzino: solo la marcatura tradizionale; solo la marcatura laser; entrambe le marcature.
L'importo del diritto di segreteria è pari a Euro 70,00, per la richiesta di ciascun Token Usb, Euro 155,00, per l'attivazione del servizio di marcatura laser e Euro 77,00 per il rinnovo del servizio stesso.

Informazione per i consumatori

Tutti gli oggetti in metallo prezioso devono sempre riportare impressi il marchio di identificazione ed il titolo espresso in millesimi. Possono riportare eventualmente un terzo marchio, quello tradizionale di fabbrica. Deve, cioè, essere sempre possibile identificare colui che ha fabbricato l'oggetto. Pertanto si consiglia di non acquistare oggetti privi dei marchi suddetti, o di uno di essi. Spesso, si trovano in commercio oggetti con impresso il solo titolo. Questi oggetti non sono legali e non si può identificare il fabbricante che, in generale, in questo caso non è in possesso del marchio di identificazione. (I punzoni sui quali viene impresso il marchio di identificazione si possono ottenere solo se si è iscritti nell'apposito registro detenuto dalla Camera di commercio competente territorialmente; per ottenere il punzone su cui è impresso il titolo, invece, non c'è bisogno di alcuna autorizzazione).

Esempi di marchi di identificazione legali e titoli sono i seguenti:



Inoltre, in commercio, si trovano:

  1. Oggetti di metalli comuni, rivestiti di oro, platino, palladio e argento. Su di essi è consentita l'iscrizione del termine "dorato" o "placcato" e "laminato" seguito dal simbolo Au, Pt, Pd o Ag.
  2. Oggetti costituiti di sostanze non metalliche, rivestiti di metalli preziosi mediante un processo detto di deposizione elettrogalvanica. Su di essi è consentita l'apposizione di un particolare marchio di fabbrica formato da: un'impronta racchiusa in un ottagono recante all'interno la sigla del produttore, l'indicazione "DG", il simbolo del metallo prezioso, l'indicazione del peso del metallo fino espresso in grammi seguita dal simbolo "g" e la sigla della provincia dove il produttore ha la propria sede legale. Il modello unificato di tale marchio è il seguente:
  3. Oggetti costituiti da una lamina di metallo prezioso applicata su una lastra di metallo comune. Su di essi è consentita l'apposizione, nell'ordine, di tutti i seguenti elementi:
  • sigla della provincia in cui l'azienda ha la sede legale;
  • simbolo chimico del metallo prezioso;
  • indicazione in cifre della massa di fino seguita dal simbolo g;
  • sigla del produttore (coincidente con il marchio di identificazione).

(Un esempio di indicazioni che si possono trovare su oggetti di questo tipo è il seguente: FG Ag 2g 10).

Su tutti gli oggetti di cui ai punti 1), 2) e 3) NON SI PUO' APPLICARE la denominazione di "gioielleria", "oreficeria" o "argenteria".

Convenzione marchiatura oggetti preziosi

Dal 15 dicembre 2023 diviene operativa la Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in materiali preziosi. Dopo un percorso di oltre 10 anni, l’Italia con la Legge 15 maggio 2023, n. 55, si è dotata di un importante strumento di semplificazione delle procedure doganali per gli oggetti in metallo prezioso.

Attraverso la certificazione sul rispetto degli standard tecnici previsti dalla Convenzione, i 21 Stati aderenti consentono la libera immissione sul proprio mercato dei prodotti orafi senza richiedere ulteriori controlli o marchiature.

Nella Legge è previsto, all’art. 4, che il Marchio Comune di Controllo venga apposto, per l’Italia, dagli Uffici del saggio del Sistema camerale. Le Camere di commercio dei tre distretti orafi di Alessandria- Asti, Arezzo-Siena e Vicenza, designate dal MIMIT ai sensi dell’articolo 5 della Convenzione medesima, hanno allestito il servizio di marchiatura che consentirà alle imprese di esportare i propri prodotti beneficiando delle procedure di controllo e di certificazione nel nostro Paese.

Potete contattare i ns. uffici per ogni ulteriore informazione al riguardo.

Aggiornato il   11/12/2023 - 08:40
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